Il Sacrificio della Santa Messa
Per i cattolici, la Santa Messa è la più alta forma di culto. Ogni volta che ci riuniamo per la messa, ricordiamo e sperimentiamo la presenza di Gesù Cristo. In ogni messa, Dio si rende presente e disponibile a noi con generosità generosa attraverso la potenza salvifica della morte e risurrezione di Cristo. Attraverso la Messa, offriamo lode a Dio, dolore per i nostri peccati e il nostro più profondo ringraziamento per il dono della redenzione.
La Santa Messa è considerata un sacramento perché l’eucaristia viene ricevuta come parte di ogni messa. È anche classificato come sacrificio in quanto significa il sacrificio di Cristo sulla croce che viene reso presente e vero ogni volta che viene celebrata l’eucaristia.
L’insegnamento della Chiesa cattolica è che Cristo è presente nell’ostia della comunione consacrata e nel vino sacramentale. La Santa Comunione commemora e rievoca l’Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli a Pasqua. I cattolici credono che durante questo pasto finale Gesù benedisse il pane e il vino e disse: “Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue” – il pane e il vino sono diventati il corpo, il sangue, l’anima e la divinità di Gesù.
L’Eucaristia è “fonte e culmine della vita cristiana” secondo l’insegnamento cattolico. Durante la consacrazione del pane e del vino, i cattolici credono che il pane e il vino diventino il corpo e il sangue di Cristo attraverso la transustanziazione – Gesù Cristo diventa veramente presente nel pane e nel vino consacrati.
La Messa è la preghiera della Chiesa per eccellenza, cioè non c’è preghiera più grande che il santo sacrificio della Messa. La Messa è un’offerta continua a Dio Padre rendendo presente la passione del suo Figlio. Quasi tutte le preghiere sono rivolte esclusivamente al Padre. Noi, come comunità di credenti, partecipiamo a questo dramma impressionante che viene rivissuto ogni volta che viene offerta la Messa. Non siamo semplici spettatori, ma partecipi attivi della passione del Signore.
Andiamo a Messa non semplicemente perché è un obbligo. Piuttosto, partecipiamo alla Messa perché è la nostra risposta amorevole al Dio che ci ha amati per primo. È una scelta attiva della volontà di donare il nostro tempo, il nostro tesoro e il nostro talento, ben sapendo che non equivarrà mai al sacrificio sopportato dal nostro Salvatore.
La Messa non è per il nostro divertimento. Considerando che stiamo rivivendo la passione del Signore, partecipiamo all’offerta sacrificale di Gesù sulla croce, che si riflette maggiormente nell’Eucaristia. Ciò che riceviamo nella Messa è infinitamente più di un semplice sentimento passeggero o di una lezione di vita predicata. Partecipiamo alla passione, morte e risurrezione di Cristo stesso! Riceviamo il suo corpo, sangue, anima e divinità nella Santa Eucaristia. Lo accompagniamo sulla via del Calvario. Condividiamo le sue sofferenze e offriamo le nostre lotte davanti all’altare dell’Agnello macellato. Non c’è bisogno di inventare novità se siamo consapevoli che, davanti alla nostra presenza, il Cielo e la Terra si abbracciano ogni volta che viene offerta l’Eucaristia. Questo è il più grande di tutti i drammi. Ecco perché, per il cattolico, non c’è niente di più importante che andare a messa.