Testimonianze
La potente intercessione di Padre Pio
«Signo’, e dov’è finita la sua stenosi?». Io commossa risposi: «A San Giovanni Rotondo, da Padre Pio, Professore…». Parole semplici, riportate così come sono state pronunciate, senza alcun filtro narrativo e nessuna ricercatezza nello stile. Non si tratta di letteratura infatti, ma di testimonianze di fede. Parole vere, vissute, tanto più toccanti quanto più rivelano, nella loro semplicità, il mistero di quelle situazioni che da motivo di tragedia diventano motivo di gioia. Parole commosse, traboccanti di fede e di emozioni. Storie di guarigioni impossibili, come quella del piccolo Alfredo, colpito da un male incurabile. Tutti pensavano al peggio, ma grazie a Padre Pio Alfredo è diventato un uomo.
La guarigione di un tumore al sistema linfatico
All’inizio della vita del nostro Coordinamento Regionale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio siamo stati benedetti da una grande grazia del Padre, fatta al piccolo Alfredo.
Il bimbo aveva solo 6 anni, ma gli era stato diagnosticato un tumore al sistema linfatico, con molte altre complicazioni. La madre lo portava nella nostra cappella, lui pregava con noi e Don Pietro gli faceva servire la Messa come chierichetto.
Dopo un mese di preghiere insistenti, le analisi mediche hanno cominciato a segnalare una chiara regressione del male, fino alla sua totale scomparsa. Grazie alle cure mediche e alla preghiera perseverante e continua del gruppo, tale situazione è stata superata e ora quel bambino è ormai un uomo. Per noi del coordinamento questo è stato un importante segno di incoraggiamento per continuare la nostra missione di intercessori per il sollievo della sofferenza.
Testimonianza di Rosalba Gallinelli
La guarigione di una grave stenosi della valvola aortica
Mi chiamo Rita Coppotelli, ho 63 anni e fino al 2002 mi consideravo atea e non credente.
I medici mi avevano diagnosticato gravi malformazioni alle valvole mitraliche e aortiche, anzi quella dell’aorta era già in stenosi, mi muovevo solo accompagnata da altre persone.
Mia sorella Flora invece era molto credente e ogni giorno frequentava il Gruppo dell’Adorazione presso il Coordinamento Diocesano dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio. Lei pregava continuamente e faceva pregare per me e per la mia conversione.
Una sera eravamo sedute sul divano e mia sorella voleva vedere il film su Padre Pio che avevano appena prodotto. Mentre lo guardavamo vidi la scena in cui Padre Pio guariva una bimba cieca senza le pupille e pensai: «Padre Pio ma com’è che aiuti tutti e a me niente?». Poi mi ricordai di una mia amica giovane, madre di tre figli, malata di un tumore, e mi vergognai di quel pensiero. Così mi appisolai sul divano mentre scorreva il film. Nel dormiveglia sentii un forte ed acre odore di tabacco. Mi risvegliai e di botto mi alzai per andare in bagno, senza alcuna fatica. Tutti mi rimproverarono, ma io risposi che mi sentivo bene.
Qualche giorno dopo andai a fare un ecocardiogramma per il ricovero; infatti avrei dovuto essere operata alle valvole del cuore dal prof. Musumeci dell’ospedale San Camillo.
Il radiologo, dopo l’esame, continuava a guardare l’esito con estrema curiosità. Chiamò il primario che ridendo mi disse. «Signo’ e dov’è finita la sua stenosi?». Io commossa risposi: «A San Giovanni Rotondo, da Padre Pio, Professore…».
Da allora partecipo anch’io ogni giorno alla preghiera del gruppo di Padre Pio e sono molto più serena e piena di gioia rispetto al passato. Gesù e Padre Pio hanno riempito la mia vita.
Testimonianza di Rita Coppotelli